Tutto esaurito per “Sei stelle”, il ristorante gestito dai ragazzi down

Alessandria, i giovani servono in sala tutti i venerdì: l’inaugurazione, nell’ambito del progetto “Ristorazione sociale”, è stata un trionfo

di DANIELA GIORDANENGO

C’è una novità enogastronomica ad Alessandria che fa bene al palato e al cuore, dove ci si alza da tavola senza sensi di colpa. Il “Ristorante a 6 stelle” di viale Milite Ignoto 1/a, fra gli orti urbani e a due passi dal centro, è un luogo in cui il gusto non è solo un’esperienza privata, ma più che altrove un fatto sociale, una scusa per incontrarsi e fraternizzare. A servire le pietanze create dai cuochi della Ristorazione Sociale sono sette ragazzi con sindrome di Down a cui viene affidata la gestione della sala l’ultimo venerdì di ogni mese, fino a maggio.

Quella di Alessandria è solo l’ultima delle iniziative che, da nord a sud, si stanno avviando per formare giovani apprendisti a cui, attraverso un regolare contratto, viene data la possibilità di intraprendere un percorso finalizzato all’autonomia, imparando un mestiere e a relazionarsi con clienti e colleghi. Il progetto, nato dalla volontà del Centro Down di Alessandria e sostenuto dalla Fondazione Crt, si sviluppa in sinergia con la cooperativa sociale Company &, fondatrice della Ristorazione Sociale e impegnata da più di vent’anni nell’inserimento lavorativo di tossicodipendenti, detenuti e persone in situazione di disagio. “La prima serata si è conclusa con successo: la città ha risposto con entusiasmo e le prenotazioni si sono esaurite in due giorni – spiega Emiliano Vitaloni, responsabile di sala della Ristorazione Sociale – i ragazzi sono stati molto bravi sia ad allestire i tavoli sia nel servizio che è stato veloce e ha soddisfatto appieno i clienti. Visto l’ottimo lavoro svolto, per questo mese abbiamo pensato di ridurre a due il numero di personale presente in sala per coadiuvare i quattro giovani che saranno impiegati a rotazione”.

L’attività, entrata a regime a ottobre dopo un paio di lezioni teoriche, ha come scopo “l’indipendenza, l’autostima e l’acquisizione di un mestiere”. “Due dei nostri ragazzi stanno svolgendo uno stage continuativo all’interno della Ristorazione Sociale e uno dei due, in parallelo, è impiegato nell’Albergo Etico di Asti nato sugli sviluppi del ristorante Tacabanda, progetto che ci piacerebbe esportare anche in provincia di Alessandria” – racconta il direttore del Centro Down di Alessandria, Mario Bianchi – Il contesto della ristorazione, e  nello specifico quello della Ristorazione Sociale, è particolarmente adatto a iniziative di questo tipo perché il contatto con il pubblico si sposa con un ambiente familiare e protetto”. Per arrivare a traguardi come questo, è necessario un percorso che parte da lontano in cui oltre alla scuola e alle attività proposte dal centro, quella teatrale e dell’imparare a vivere da soli in una casa a Novi Ligure su tutte, la famiglia svolge un ruolo centrale.

Articolo pubblicato su: http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/11/09/news/_sei_stelle_ad_alessandria_il_ristorante_gestito_dai_ragazzi_down-126979537/

Un solo criterio permette di valutare la qualità della civilizzazione umana: il rispetto che prodiga nei riguardi dei suoi figli più fragili. Una società che non lo comprende è destinata a scomparire.

Jérome Lejeune, pioniere della Trisomia 21

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