Autore: chiara

Cena al buio

In collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti della Regione Piemonte

(Pres. Adriano Capitolo)

I simpatici camerieri non vedenti vi daranno il benvenuto in un ristorante completamente oscurato, e vi accompagneranno in un’affascinante degustazione di piatti e vini delle Terre d’Asti dove scoprirete una nuova dimensione del gusto, dell’olfatto e della convivialità

prossimo appuntamento ristorante Tacabanda

via al teatro Alfieri n°5, Asti  tel.0141 530999

Venerdì 21 marzo 2014 cena a degustazione con i vini offerti della Cantina

costo a persona di :

€ 35 vini compresi di cui €10 vanno all’UNIVOC volontari UCI

Albergo Etico verso la città etica

Patto per lo studio della Palazzina Comando ex Caserma “Colli di Felizzano” tra Comune di Asti – Polo universitario Astiss – Associazione Albergo etico.

 

 

   

Vinto il bando dall’ Albergo Etico verso la città etica.

scarica lettera di assegnazione

Adesso partiamo con la scrittura del metodo!

Prossimamente  i volti e i nomi di chi prenderà parte al team.

Albergo Etico … il pensare positivo

 

Articolazione del corso presso Uni-Astiss

http://www.montagnapertutti.org/images/logo_cdp.jpghttp://www.albergoetico.it/down/logo.jpghttp://www.comune.asti.it/media/477_stemma_comune_di_asti.gifLogo%20Consorzio%20Turistico%202005

 

NUOVI ORIZZONTI DEL TURISMO

ATTRAVERSO L’ACCESSIBILITÀ E L’INCLUSIVITÀ

 

PROGRAMMA DETTAGLIATO DEGLI INCONTRI

 

Giovedì 22 maggio

Verso un territorio più etico: pari opportunità e diritti delle persone con disabilità

Orario Argomenti e relatori
9.00/11.00 Progetto Verso una città eticaPresentazione progetto, obiettivi, azioni e stato avanzamento lavoriA.Cerrato, M. Galosso, G. Ferrero, E.Grasso
11.00/13.00 Accessibile, accogliente, etico: le “nuove” chiavi per lo sviluppo del territorioPerché investire in uno sviluppo etico, cosa intendiamo per “città” etica, turismo accessibile, turismo sostenibile e turismo responsabile (principi, approcci e fondamenti)A. Redavide
14.00/18.00 Albergo Etico: buona prassi di inclusione lavorativa in contesto turisticoA. De Benedetto, M. Galosso (con testimonianze dei ragazzi di Albergo Etico)

 

Giovedì 29 Maggio

Turismo per tutti: la nuova frontiera

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.00 Pari opportunità: una storia di diritti conquistatiPari opportunità nella scuola, nella sanità, nel trasporto e nel lavoro: indicazioni normative, evoluzione degli approcci, procedure e prassi per il riconoscimento di servizi, ausili e diritti. ICF e Convenzione ONU, la svolta per l’inclusione socialeF. Filippa, A. Redavide e P.O. Ferrero
14.00/18.00 Turismo accessibile e turismo per tutti: principi, approcci e fondamentiPanoramica ed evoluzione del fenomeno: sguardo al contesto internazionale e italiano; turismo sociale, turismo accessibile e turismo per tutti: peculiarità e differenze; cifre e tendenze del mercato A. Redavide

 

Mercoledì 04 Giugno

Turismo per tutti: esperienze e buone prassi

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.00 Esperienze di turismo accessibile in Italia: dal progetto “Italia per Tutti” a Turismabile.Approfondimenti sull’approccio e le esperienze di turismo per tutti sviluppate nel nostro paese con particolare riferimento alle buone prassi del territorio piemontese.A. Redavide
14.00/18.00 Iniziative di turismo accessibile e sviluppo etico del territorio in Europa e nel MondoEsplorazione tra progetti, iniziative e realtà internazionali che hanno applicato, in modo concreto ed efficace, i principi del turismo accessibile e dell’inclusione lavorativa in contesto turistico.E. Monzeglio

Giovedì 05 Giugno

Disabilità, esigenze e accoglienza for All

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.00 Sguardo sulla disabilità: dall’assistenzialismo alla partecipazione attivaNon c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità; evoluzione degli approcci e della normativa di riferimento; la disabilità nella storia e nella società attuale: lo sguardo di cinema e TV; le barriere culturali: emarginati, superdisabili e cittadini attivi;N. Bravo
14.00/18.00 Disabilità ed esigenze: conoscere i bisogni per rispondere alle necessitàFondamenti e peculiarità delle diverse disabilità (disabilità fisico-motoria, sensoriale, intellettiva, cognitiva e relazionale); ausili e loro utilizzo; luoghi comuni, aspetti relazionali e buone prassi di accoglienza for All; consigli e suggerimenti per un approccio corretto e non discriminante.N. Bravo

 

Giovedì 12 Giugno

Disabilità ed esigenze: il punto di vista delle persone con disabilità

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.00 Confronto con la disabilità: esperienze e testimonianze di viaggiatori con disabilitàE. Monzeglio, A. Redavide, V. Soverino, UIC Asti, ENS Asti
14.00/18.00 Comunicare l’accessibilità: principi e fondamenti per una comunicazione efficace e inclusivaCosa dico, come lo dico e dove lo dico; affidabilità e chiarezza dell’informazione; uso della terminologia e dei linguaggi più opportuni; l’uso di loghi e legende per l’accessibilità; sguardo sui marchi e le reti del turismo accessibile.E. Monzeglio

 

Mercoledìì 18 Giugno

L’accessibilità del territorio: principi e buone prassi

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.00 Accessibilità strutturale e percettiva: fondamenti, prescrizioni normative e soluzioni inclusiveNorma e non solo norma; accorgimenti progettuali, tecnologici, gestionali per accogliere, ospitare, offrire mobilità, servizi e attività per tutti secondo i principi e fondamenti della progettazione universale; dal superamento delle barriere architettoniche all’accesso all’esperienza.E. Monzeglio
14.00/18.00 Progettazione inclusiva e buona fruibilità: esempi di soluzioni applicate al contesto turisticoEsempi e buone prassi di soluzioni turistiche for All nella ricettività, nei musei, in natura e nel sistema dei trasportiE. Monzeglio

 

 

 

 

 

 

Giovedì 19 Giugno

L’accessibilità del territorio: rilevare e valutare risorse e servizi turistici

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.00 Rilevare e valutare l’accessibilità: principi, strumenti e fondamentiApprocci e metodologie per la rilevazione dell’accessibilità turistica di un territorio e delle sue risorseE. Monzeglio
14.00/18.00 L’esperienza di rilevazione sul territorio di Asti: l’itinerario “Verso una città etica”A. Redavide, M. Galosso, Soverino

 

Giovedì 3 Luglio

Il mercato turistico: l’offerta del basso Piemonte

Orario Argomenti e relatori
9.00/11.00 Come si costruisce un pacchetto turistico: principi e fondamentiA. Cerrato, E. Grasso
11.00/13.00 Il Monferrato: luoghi e strutture di interesse turisticoA. Cerrato
14.00/18.00 Langhe e Roero: luoghi e strutture di interesse turisticoE. Grasso

 

PARTE ESPERIENZIALE:

Martedì 8 Luglio

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.0014.00/18.00 Leggere il territorio con occhi nuovi: rilevazione dell’accessibilità delle Cattedrali Sotterranee di Canelli (AT) –Uscita sul territorioE. Monzeglio, A. Redavide

 

Giovedì 10 Luglio

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.0014.00/18.00 Leggere il territorio con occhi nuovi: rilevazione dell’accessibilità del territorio di Barolo (CN) – Uscita sul territorioE. Monzeglio, A. Redavide

 

Martedì 15 Luglio

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.00 Verifica intermedia elaborati  – Confronto e correzioni degli elaborati in aulaE. Monzeglio, A. Redavide, A. Cerrato, E. Grasso

 

Giovedì 17 Luglio

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.0014.00/18.00 Leggere il territorio con occhi nuovi: rilevazione dell’accessibilità della 2^ proposta sul territorio astigiano (AT) –Uscita sul territorioE. Monzeglio, A. Redavide

 

16 ore di lavoro di gruppo in giorni a scelta (realizzazione degli elaborati per la brochure)

Mercoledì 23 Luglio

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.0014.00/18.00 Leggere il territorio con occhi nuovi: rilevazione dell’accessibilità della 2^ proposta sul territorio delle Langhe –Uscita sul territorioE. Monzeglio, A. Redavide

 

Venerdì  25 Luglio

Orario Argomenti e relatori
9.00/13.00 Verifica finale elaborati  – Confronto e correzioni degli elaborati in aulaE. Monzeglio, A. Redavide, A. Cerrato, E. Grasso

Corso di inglese Anglat

Finanziato dal CSV Asti e in collaborazione con il CEPIM di Asti è partito il 1° corso d’inglese applicato alla ristorazione e all’accoglienza per ragazzi disabili intellettivi e operatori appartenenti all’Albergo Etico.

Il corso è della British School di Asti.

Cristina Acquapace e i cromosomi di Dio

Io credo fortemente che Gesù ha mille volti. Quindi, chi me lo dice? Magari Gesù è anche Down…». Teologa e ironica, spirituale e pungente. Cristina Acquistapace è unica. Ma dal suo punto di vista diciamo una cosa banale: tutti siamo unici. E’ che lei ha un cromosoma in più e una marcia in più. Così per una volta sul tavolo dei relatori siede una persona con la sindrome di Down: Cristina, appunto. E tutti noi, con un cromosoma in meno (e molte volte una marcia in meno), siamo là ad ascoltare, a pensare, a imparare. Com’è giusto che sia. Perché forse è vero che Dio, del quale l’uomo custodisce l’immagine, di cromosomi ne ha 47 e uno – insieme alla costola di Adamo? – in molti di noi si è perso per strada.

I discepoli andavano a due a due. Quarantun anni, primogenita di tre fratelli («ma sono diverse le figure che, vita facendo, per lei sono diventati fratelli», confida mamma Marilena), vergine consacrata dal 2006, da poco più di cinque anni Cristina vive in un suo appartamento, sopra la casa dei genitori. E’ autonoma, per quanto possibile: a limitarla è la vista e un disturbo a livello di muscoli e ossa, solo di recente diagnosticato. Oltre che mamma, Marilena, è anche la sua “autista”, visto che la accompagna agli incontri cui la invitano. Per capire il tipo, una volta Cristina era seduta sul sedile posteriore e dormiva. La madre l’ha svegliata, per ricordarle che doveva prepararsi qualcosa da dire. E si sente rispondere: «Lo sai che Gesù voleva che i discepoli andassero a due a due… E c’è un motivo: tu guida». E si rimette a dormire. (Alla conferenza ha saputo benissimo cosa dire…).
Una premessa, tanto per sgombrare il campo dai pregiudizi che chi legge può avere: il virgolettato che seguirà è fedele al parlato di Cristina. Parla infatti spedita e forbita, più di altri conferenzieri che al giornalista è capitato di ascoltare.
Prima lezione: «La vita è meravigliosa: vale sempre la pena viverla, cercando il bene e il bello. La vita è anche difficile, a volte: ci sono le difficoltà, il dolore, le sofferenze. Ma se mettiamo una corazza per tenere fuori queste cose… teniamo fuori anche le gioie e la bellezza della vita. E non cresceremo mai».

Chi è il vero stupido. Seconda lezione: «C’è gente ignorante che vive, germoglia e fiorisce in ogni campo. Gente che pensa che chi è down sia stupido o scemo. Se uno pensa questo di te, il vero scemo è lui. Non permettiamo a nessuno di trattarci come degli stupidi: non siamo persone di serie B, né di C1. Invito le mamme che hanno questo tipo di problema a continuare la loro piccola lotta contro queste persone e fare in modo di arrivare alla vittoria, per renderle inoffensive e innocue. E’ quello che abbiamo tentato di fare anche noi come famiglia, come una squadra che sa lavorare insieme e che vive la vita nonostante tutto: nonostante le persone ignoranti, nonostante le difficoltà, nonostante le fatiche, che sono umane, che comunque ci sono e ci saranno sempre».
Terza lezione: «Ma il segreto è saper andare oltre queste cose. Perché la vera risurrezione è andare oltre, è guardare avanti, è non guardare più alla vita vecchia di prima; è un andare avanti senza avere rimpianti, un proseguire il cammino, con una coscienza nuova, una coscienza diversa, da persone libere. Perché si può ancora andare avanti, nonostante tutto: come abbiamo tentato di fare noi».

«Ho conosciuto Gesù, so quel che dico…». La quarta lezione riguarda il suo stato attuale di vita, nato da una vocazione inattesa: «Durante la mia adolescenza avevo scoperto anche l’amore, che è una parte importante della vita: è normale incontrarlo prima o poi. L’amore è amare ogni cosa sulla quale si posano gli occhi; è un guardare con il cuore. Quindi è un sentimento, un’emozione che fa parte di tutti gli esseri umani, che hanno un cervello per ragionare e un cuore per amare. Solo che con il tempo si cresce, si diventa maturi e arriva il momento delle scelte, delle decisioni importanti che cambiano la vita. Specialmente quando si incontra Gesù nella nostra vita. Anch’io l’ho incontrato e quindi so quello che dico: non parlo di una cosa sconosciuta, ma di una cosa che ho vissuto sulla mia pelle e dentro di me profondamente. Io l’ho visto negli occhi di una bambina africana».
E’ in Kenya, infatti, che Cristina ha iniziato la sua seconda vita, quando ha raggiunto la zia, religiosa delle Carmelitane, nella missione in cui opera. «Non immaginavo certo di trovare quello che ho trovato. Non immaginavo certo di sentire nel mio cuore una vocazione. Non immaginavo di sentire la voce di un Padre che mi chiamava a un disegno di amore, preparato per me».
Non è stato un cammino scontato. «All’inizio ho detto: perché io, con tutti i problemi che ho, le difficoltà, le fatiche… Ma ho sentito come una voce che mi diceva: l’uomo guarda all’apparenza, Dio guarda il cuore. Di conseguenza ho detto: va bene, ma dovrai aiutarmi».

La chiarezza di una vocazione. E’ maturata così «una scelta consapevole, fatta con la mia testa e ragionata con il mio cuore. Ho avuto la chiarezza di una vocazione e di un disegno: ero chiamata a consacrarmi al Signore totalmente, ma non sapevo in che modo, in quale forma. Nel matrimonio? In una consacrazione religiosa? Ma ho trovato ad Assisi un altro modo di seguire il Signore: essere consacrati pur conservando la propria laicità». E’ così che Cristina è entrata nell’ordine delle vergini consacrate nella chiesa diocesana di Como.
«Non è stato un cammino facile, al contrario. Quando ne ho parlato in casa, ho trovato difficoltà a far capire che io avevo una mia vita e dovevo viverla pienamente, rispondendo al Signore che mi chiamava. E poi non è stato facile nemmeno farlo capire alle persone un pochino meno intelligenti che ci sono anche all’interno della Chiesa. Visto che la Chiesa è umana, visto che è fatta da persone… come in tutte le istituzioni anche lì ci sono un po’ di pregiudizi, preconcetti. Ma ho incontrato anche persone molto aperte, che hanno saputo consigliarci per il meglio e ci hanno dato gli indirizzi giusti ai quali andare a bussare. Così alla fine di questo percorso, il 25 marzo 2006, mi sono consacrata totalmente al Signore, con il rito proprio di quest’ordine laico, che non prevede il velo, non prevede la vita con le altre consacrate. Prevede una vita di preghiera (perché se marito e moglie non si incontrano mai il matrimonio va da sé che cade…), prevede una vita fraterna con le altre persone, prevede un lavoro per mantenersi; e una vita sobria, giusta, equa, dove la consacrata è chiamata ad accontentarsi dello stipendio che porta a casa».

Talenti da sfruttare. L’ultima lezione è un messaggio di impegno e di speranza. «Nell’attesa di arrivare al finale, alla vita eterna – conclude Cristina, davanti a un’assemblea composta da persone con la sindrome di Down, dai loro genitori e da altri ascoltatori – viviamo cercando di fare il possibile per aiutare gli altri, per essere persone adulte e mature che scelgono di rendere la vita in questo mondo un po’ più umana, un po’ più giusta per tutti. Questo nonostante i propri limiti. Perché comunque ognuno di noi ha propri talenti e deve sfruttarli al massimo per dare i propri frutti. Ogni albero ha bisogno del suo tempo. Quindi vi incoraggio a prendere i vostri tempi, accettare i limiti, accettare di essere noi stessi e camminare sempre avanti».

Paolo Fusco
Tratto da GENTE VENETA, n.25/2014

 

La storia di Cristina Acquistapace, donna laica consacrata che ha deciso di donarsi agli altri

22 marzo 2013

13 novembre 2013

Cristina Aquistapace sul Sagrato di Piazza San Pietro

Albergo Etico operazione compiuta!

scrivimi a: sondrio@albergoetico.it

  • Calendario incontri pubblici con Cristina

  • Video di Cristina Acquistapace

1.CNV Centro nazionale vocazioni

Video presentazione  di Cristina Acquistapace

Quanti pani avete… andate a vedere       clicca per vedere

2.Testimonianza di Cristina Acuistapace all’I.I.S Q. Sella Biella Giovedì 3 Maggio 2012

Parte 1  clicca per vedere

Parte 2 clicca per vedere

Parte 3 clicca per vedere

3.Testimonianza Cristina Acquistapace Asilo S. Giulio 23_05_2012.wmv    clicca per vedere

  • STAMPA articoli pubblicati sul web

A 33 anni è entrata nell’Ordo Virginium. Lavora e fa teatro
La madre: “Ora pensa d’andare in Kenya, ci riuscirà”

Cristina, ragazza down, si fa suora
“Non volevo essere felice da sola”

di ENRICO BONERANDI

<B>Cristina, ragazza down, si fa suora<br>Non volevo essere felice da sola </B>

Cristina durante la cerimonia
ROMA – Il suo sogno è di lavorare in Africa come missionaria, mettendo a frutto gli studi da crocerossina. Un altro sogno, che si realizzerà presto, a fine agosto, è di portare il suo gruppo al meeting europeo di Playback Theatre – una tecnica teatrale interattiva basata sull’improvvisazione – a Longiano, vicino a Rimini. Cristina Acquistapace ha 33 anni ed è una suora. Una suora con la sindrome di down.

Nel viso e nei movimenti i segni del suo stato sono palesi. Ma altrettante forte è la sua voglia di vivere senza disperazioni, anzi, con entusiasmo. Non è che la Chiesa apra le braccia facilmente a persone che presentino problemi come i suoi: prima si vuole essere ben certi dell’autenticità delle vocazioni. Passano anni, prove, verifiche, anche severe. Da parte sua, Cristina ha cercato a lungo l’ordine più adatto. “Non voglio entrare in una comunità dove mi trattino come una poveretta”, ha confidato alla madre. Ha preso informazioni, ha conosciuto altre suore, ha fatto colloqui, un po’ come quando si cerca un lavoro o si sceglie una facoltà. La scorsa primavera, la consacrazione nell’Ordo Virginum – un ordine laico che non richiede la dimora in monastero – con una cerimonia affollatissima nella chiesa del Sacro Cuore di Sondrio, alla presenza del vescovo di Como, Alessandro Maggiolini. Cancellate le perplessità sia in famiglia che in Curia. “La sindrome di down per me non è stata né una maledizione né una benedizione – spiega Cristina – ma il modo per capire che sono portata per delle cose e non per altre. E sono pronta ad affrontare gli impegni che ho assunto”.

La sua è una storia straordinaria (raccontata ieri dall’agenzia “Redattore Sociale”). I medici non lasciano speranze su miglioramenti fisici significativi. Il più grosso handicap è la vista. Ma per fortuna le capacità psichiche sono buone, grande la voglia di comunicare con gli altri, rocciosa la volontà. Elementari e medie “normali”, poi una scuola differenziale dove tra le altre cose impara il lavoro di sarta. Ma la vista non la sorregge, peggiora. A 19 anni Cristina fa qualche lavoretto, ma sogna di viaggiare, di conoscere gente e posti nuovi. Così convince la madre a lasciarla andare in Africa, dove una zia suora è missionaria. Ed è in Kenya, mentre dà una mano nell’ospedale gestito dalle religiose, che matura la sua vocazione: “Non voglio essere felice da sola”.

A casa – dove, tra l’altro, a parte la zia suora, non è che siano praticanti – pensano a un capriccio destinato a passare. Pure la zia non è d’accordo. Ma Cristina tiene duro. Ogni anno, per un mese, torna in Kenya e mostra che, nonostante i suoi limiti, può essere d’aiuto. Quello che tutti, anche i più diffidenti, finiscono per apprezzare in lei è l’equilibrio e la fiducia che riesce a infondere in chi soffre. Racconta Marilena, la madre: “Mia sorella suora ha chiamato e ci ha detto: “non possiamo far finta di niente. Cristina ha una vocazione sincera. Abbiamo il diritto di dirle di no, solo a causa di quel cromosoma in più che si porta dentro?””.

Sono dovuti passare altri cinque anni, ma alla fine la tenacia di Cristina è stata premiata. Continua ad abitare in famiglia, ha un lavoro part-time in una scuola materna e una serie incredibile di attività, tra cui appunto il teatro. Oltre, ovviamente, agli esercizi spirituali con le consorelle. Recentemente ha accompagnato un gruppo di malati a Lourdes e ha visitato la Terra Santa. Un ciclone. Con le persone affette dalla sua sindrome lavora solo se non vivono in un ghetto separato dal mondo. Nei suoi pensieri, però, c’è sempre l’Africa. “È felice e realizzata, la persona più equilibrata della famiglia”, dice ridendo la madre. Il Kenya? “Prima o poi la prenderanno. Quando si mette in testa un progetto, non la ferma nessuno”.
(3 agosto 2006)

“Che fine avrei fatto?”

di  Claudio Arrigoni

Le parole sono arrivate quasi inaspettate, alla conclusione di un servizio tv alla scorsa Domenica In sulla sua storia: “Meno male che sono nata nel ’72, altrimenti chissà che fine avrei fatto per l’amniocentesi…”. Cristina è una suora laica dell’Ordo Virginium, passa periodi in missione in Africa. E’ nata con sindrome di Down.

Si può ignorare questa frase. Si può banalizzarla. Ma anche si può, e si dovrebbe, riflettere. Cercando di non farsi influenzare da ideologie, politica e religioni. O anche da meri dati statistici.

Le parole di Cristina Acquistapace mi hanno colpito, in particolare perché giunte da chi vive una condizione di oggettiva debolezza in ambito sociale. E fatto pensare. Riflessioni e domande che vorrei condividere.

Arrivano poche settimane dopo la prima Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down voluta dall’Onu e la diffusione anche in Italia di una notizia data mesi fa dal quotidiano danese Berlingske , secondo la quale in Danimarca, seguendo l’attuale andamento di riduzione percentuale di nati con sindrome di Down, nel 2030 questa sindrome sarà scomparsa. Chiaramente non perché si sia arrivati a correggere l’anomalia cromosomica, ma solo perché, conosciuta la presenza di Trisomia 21 attraverso la diagnosi prenatale, le gravidanze vengono interrotte. Cosa che avviene anche riguardo a patologie o disabilità più o meno gravi.

L’aspettativa e la speranza quando si aspetta un figlio è quella che sia sano e che possa avere una vita il più felice possibile. Non si tratta, e non è questo l’ambito, di mettere in discussione leggi e diritti acquisiti, la possibilità di aborto e ancora meno quella della diagnosi prenatale. Viene da chiedersi quale debba essere l’uso e il fine. La diagnosi prima della nascita può aiutare a correggere eventuali anomalie, a preparare la famiglia ad accogliere un figlio con problemi fisici o intellettivi, a mettere la donna nella condizione di poter scegliere se continuare la gravidanza di fronte a un grave pericolo per la sua salute fisica o psichica. La diminuzione costante di nascite di persone con sindrome di Down e di altre alterazioni cromosomiche o patologie di diversi tipi può far pensare a una deriva eugenetica? Una selezione delle persone certamente non imposta in maniera autoritaria, ma che alla fine ci si accorge avvenga? Ritorna una domanda che nasce da lontano: quale vita è indegna di essere vissuta?

Una riflessione sulla disabilità e su una società che prepari ad accogliere non smette di essere attuale, partendo in questo caso dalle parole di una donna con sindrome di Down che si pone domande sulla sua condizione: che fine avrei fatto?

 

Premio del cittadino europeo – Civi Europeo Praemium

Il Premio del cittadino europeo istituito nel 2009 dal Parlamento europeo, intende ricompensare singoli individui o gruppi di persone che hanno profuso un impegno eccezionale nelle seguenti aree:

– Attività o azioni che si distinguono per il loro carattere di eccezionalità nel promuovere una migliore comprensione reciproca e una stretta integrazione tra i popoli degli Stati membri.
– Azioni quotidiane che mettono in pratica i valori dell’ospitalità, della solidarietà e della tolleranza o che incoraggiano l’integrazione europea.
– Azioni particolarmente meritevoli intraprese da cittadini nel contesto del lavoro dell’Unione europea con paesi terzi e che traducono in pratica i valori della solidarietà e della cooperazione internazionale.

L’ASS. ALBERGO ETICO CANDIDATA A CITTADINO EUROPEO 2012

500.000.000 MILIONI DI ABITANTI ….700 CANDIDATI … ABBIAMO GIA’ VINTO! ERAVAVO NESSUNO ..SOLO BUONA VOLONTA’!

 

LIST OF EUROPEAN CITIZEN’S PRIZE LAUREATES 2012 (no order of preference, all prizes are equal)

  Name MS MEP proposing
1

Dr. Christoph LEITL, Präsident der Wirtschaftskammer Österreich

Austria

Dr. Paul RÜBIG

2

Franz Tomazic (Projektleitung für die Personengruppe Colours of Carinthia), Karlheinz Fessl, Christian Brandstätter, Erich Kugi, Lojze Wieser

Austria

Elisabeth Köstinger

3

Eurofeesten Geel 2012

Belgium

dhr. Ivo Belet

4

Paul Brusson

Belgium

Frederic Daerden

5

Sophie Rosseels

Belgium

Heinz K. Becker

6

Peter Petrov

Bulgaria

Kristian Vigenin

7

Petros Souppouris and Huseyin Ankansoy

Cyprus

Takis Hadjigeorgiou

8

Vanhustyön keskusliitto – Centralförbundet för de gamlas väl ry

Finland

Hannu Takkula

9

Jeunes Européens-France (JE-F)

France

Jean-Marie Cavada

10

Gisela Paterkiewicz

Germany

Bernd Lange

11

Stolpersteine

Germany

Alexander Alvaro

12

Deutsch-Französische Gesellschaft e.V. Montabaur, c/o Jörg Harlé

Germany

Dr. Werner Langen

13

Arbeitskreis Schule Rhauderfehn e. V.

Germany

Matthias Groote

14

DEFRIT

Germany

Rainer Wieland

15

Musical Atelier Labyrinthos

Greece

Spyros Danellis

16

Greek Society Environment and Culture

Greece

Kriton Arsenis

17

Róka Gyula

Hungary

Herczog Edit

18

Szekely Janos, katolikus segedpuspok

Hungary

Kinga Gal

19

Albergo Etico

Italy

Oreste Rossi

20

UNITALSI

Italy

Erminia Mazzoni

21

Giovanni Riefolo

Italy

Niccolò Rinaldi

22

Biagio Conte

Italy

Iacolino Salvatore

23

PassodopoPasso

Italy

Weidenholzer Josef

24

Latvijas Lauku sieviešu apvienība, padomes priekšsēdētāja, Rasma Freimane

Latvia

Inese Vaidere

25

Europäische Vereinigung für Eifel und Ardennen

Luxemburg

Mathieu Grosch

26

Mgr. Victor Grech

Malta

L.Grech, S. Busuttil

27

Stichting Werkgroep Polen

Nederland

Ria Oomen-Ruijten

28

Jacek Łuczak

Poland

Filip Kaczmarek

29

Stowarzyszenie WIOSNA, organizator ogólnopolskiej akcji „Szlachetna paczka”

Poland

Marek Migalski

30

Polska Federacja Ruchów Obrony Życia

Poland

Konrad Szymanski

31

Stowarzyszenie św. Celestyna

Poland

Lidię Geringer de Oedenberg

32

CIJE’12 – Congresso Ibérico de Jovens Engenheiros

Portugal

Carlos Coelho

33

Vencer o Tempo, Associação para a Educação e Prevenção da Saúde

Portugal

Regina Bastos

34

Kató Béla, református lelkész, püspökhelyettes

Romania

Tőkés László

35

Symon Kliman

Slovakia

Anna Ibrisagic

36

Ekipa projekta Simbioz@ (e-pismena Slovenija)

Slovenia

Tanja Fajon

37

Lovro Šturm

Slovenia dr. Romana Jordan, Zofija Mazej Kukovič, Lojze Peterle, Ivo Vajgl, dr. Milan Zver

 

European Parliament Workshop: Disability in the Structural Funds framework 2014 – 2020 8 May 2012, European Parliament A1E-1

The European Parliament is now in the driver’s seat concerning the future Cohesion Policy: with the Treaty of Lisbon, it has become a formal legislator in the Cohesion field. This provides the Members of Parliament with a unique opportunity to ensure that the Structural Funds meet the needs of all European citizens, especially those who are most disadvantaged.

The new Regulations on the EU Structural Funds have been released by the Commission in times of financial cuts by national governments. Support from the European Parliament is therefore required to ensure that the Structural Funds continue to foster social inclusion for persons for disabilities through innovative approaches to both employment and training. Deep political support is moreover needed to avoid major cutbacks in the financing of projects supporting people with disabilities, which will ultimately undermine the effectiveness of national disability policies.

Agenda

13.00 – 13.10         Welcome and Introduction, Danuta Hübner MEP, Chair REGI Committee on Regional Development and Yannis Vardakastanis, President, European Disabilitiy Forum

13.10 – 13.30         Achievements and challenges of the proposed Regulations for 2014-2020: disability perspectives – Presentation by the European Disability Forum

13.30 – 13.50        Ádám Kósa MEP, President of the Disability Intergroup of the European Parliament, rapporteur on the EMPL opinion on the general provisions regulation

13.50 – 14.05        Elisabeth Schroedter MEP, shadow Rapporteur on the General Provisions Regulation and the European Social Fund

14.05 – 14.25        Nicholas Martyn, Deputy Director-General DG REGIO DG Development, Coordination and Communication of Cohesion Policy

14.25 – 14.45       Answers from the permanent rapporteurs and open debate

14.45 – 15.00        Closing remarks, Rosa Estaràs Ferragut MEP, Member of the Disability Intergroup and REGI Committee

*** *** ***

World Down Syndrome Day 21 March

UNITED NATIONS

Secretary-General’s Message

Today marks the first commemoration of World Down Syndrome Day.  I congratulate the global partnership of governments, activists, families, professionals and others that worked so tirelessly and passionately to bring this Day into existence.

For too long, persons with Down syndrome, including children, have been left on the margins of society. In many countries, they continue to face stigma and discrimination as well as legal, attitudinal and environmental barriers that hinder their participation in their communities.

Discrimination can be as invidious as forced sterilization or as subtle as segregation and isolation through both physical and social barriers.  Persons with Down syndrome are often denied the right to equal recognition before the law, as well as the right to vote or be elected. Intellectual impairments have also been seen as legitimate grounds for depriving persons with Down syndrome of their liberty, and for holding them in specialized institutions, sometimes for their entire lives.

In many countries, girls and boys with intellectual disabilities lack sufficient access to mainstream education.  The prejudice that children with Down syndrome obstruct the education of others has led some parents of children with intellectual disabilities to put their children in special schools or keep them at home.  Yet research shows — and more people are coming to understand — that diversity in the classroom leads to learning and understanding that benefit all children.

The United Nations has worked for decades to ensure the well-being and human rights of all people. These efforts were strengthened by the adoption of the Convention on the Rights of Persons with Disabilities in 2006. The Convention embodies a paradigm shift in which persons with disabilities are no longer regarded as objects of charity and welfare, but as persons with equal rights and dignity who can make an enormous contribution to society in their own right.

On this day, let us reaffirm that persons with Down syndrome are entitled to the full and effective enjoyment of all human rights and fundamental freedoms.  Let us each do our part to enable children and persons with Down syndrome to participate fully in the development and life of their societies on an equal basis with others. Let us build an inclusive society for all.

Ban Ki-moon

 

World Down Syndrome Day at the UN – 3/21 – “Building our Future” – Conference to be held at United Nations on 21 March 2012

The first United Nations observed World Down Syndrome Day (WDSD) will be celebrated at the UN Headquarters in New York, USA, on 21 March 2012 (3/21), with the Conference “Building Our Future”.

Inclusive education, human rights, political participation, changing society attitudes, independent living, how to work with the media and research are some of the topics that will be discussed.

See below the current programme:
World Down Syndrome Day at the UN – 3/21 – “Building Our Future” Conference Room 2 – United Nations Headquarters – New York, USA – 10.00 to 14:30

10.00 to 10:30 – Opening
Welcome and Introductions Penny Robertson OAM, Chair of Board, Down Syndrome International (DSi)
UN Secretary General Ban-Ki Moon – Message on WDSD (to be confirmed)
Head of Brazilian and Polish Missions
Co-sponsor Organisations

10:30 to 11.00 – UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD) and Inclusion – The Importance of Global Coordination Effort to Socialize the Convention
Rosangela Berman-Bieler – Senior Adviser on Children with Disabilities, UNICEF
Penny Robertson – Promoting inclusion in schools in Indonesia
Shona Robertson – Australia – Self-advocate – on her education experience
Beatriz Paiva – Brazil – Self-advocate – Carpe Diem Association – Co-author of book on communication accessibility

11.00 to 11:30 – Human Rights and Political Participation of Self-Advocates
Daniela Bas – Director of Division for Social Policy and Development (DESA), UN
Maria Alejandra Villanueva Contreras- Peru – Self-advocate – Fighting for her right to vote
David Egan – USA – Self-advocate – Lobbying for his rights at the US Congress
Ester Nadal Tarrago – Spain – Self-advocate who participated on book on the Convention

11:30 to 12:30 – Changing Society Attitudes – From Neglect and Institutionalization to Protagonist and Living in the Community
Rose Mordi – Nigeria – President of Down Syndrome Foundation Nigeria
K.S. Sripathi – India – State Chief Information Commissioner, Tamil Nadu Government, Down Syndrome Association of Tamil Nadu
Jason Kingsley – USA – Self-advocate, Co-author of book “Count Us In: Growing Up With Down Syndrome”
Emily Perl Kingsley – USA – Mother, writer, activist, author of “Welcome to Holland”
Tom Forester – USA – Director of Residential Services – Association for Children with Down Syndrome (ACDS), Long Island, NY
Michael Brennan – USA – ACDS Group Home Resident

12:30 to 13:00 – The Power of Media – A Guide to Work with the Media to Promote Inclusion
Michelle Whitten – USA – Global Down Syndrome Foundation – How to get media’s attention in a positive, constructive way
Patricia Almeida – Brazil – MetaSocial Institute – Brazil’s experience with WDSD and inclusive actions in collaboration with the Media
Tatiana Heiderich – Brazil/Holland – Self-advocate on her experience as a TV reporter

13:00 to 14:00 – Care, Treatment and Research – What’s new on the DS front
Dr. Jose Florez – Director, Mass General Hospital Down Syndrome Clinic; Director, NDSC; Clinical Advisory Board, NDSS
Dr. Brian Chicoine – Medical Director, Adult Down Syndrome Center, Lutheran General Hospital; Scientific Advisory Research Group, DSi
Dr. Dennis McGuire – Director of Psychosocial Services, Adult Down Syndrome Center, Lutheran General Hospital; Scientific Advisory Research Group, DSi
Dr. Edward McCabe – Executive Director, Linda Crnic Institute for Down Syndrome
Margie Doyle – Down Syndrome Research and Treatment Foundation (DSRTF) – Latest on research and how to help studies move faster

14:00h to 14.30 – Launch:
1) DSi 2012 WDSD Global Video Event
2) New WDSD Website
3) DSi UN Convention Global Outreach Programme
4) Book “Change the way you speak and I will change my way of
understanding”- By Carolina Yuki Fijihira, Ana Beatriz Pierre Paiva, Beatriz Ananias Giordano, Carolina de Vecchio Maia, Carolina Reis Costa Golebski, Claudio Aleoni Arruda, Thiago Rodrigues, from Carpe Diem Association, Brazil
5) Book “The United Nations International Convention on the Rights of Persons with Disabilities commented by its Protagonists” – By Down España http://www.inclusion-international.org/wp-content/uploads/Guia-Convencin…

14:30 – Closing

The event is sponsored by the Missions of Brazil and Poland to the UN and organised by Down Syndrome International with the collaboration of the Brazilian Federation of Associations of Down Syndrome (FBASD), Down España, Down Syndrome Research and Treatment Foundation (DSRTF), National Down Syndrome Congress (NDSC), National Down Syndrome Society (NDSS), Special Olympics and the UN Secretariat for the Convention on the Rights of Persons with Disabilities.

Registration

Participants from all around the world are welcome, especially those with Down syndrome.

There is no cost for registration. Confirmation to attend the event can be made by the email to undsconference@gmail.com.

Please inform name, email, age, nationality, relation to Down syndrome (self, parent, relative, professional, teacher, student, friend or other-specify), document number (passport, driver’s license, student´s ID), whether you have a disability and what kind and if you need a disability-related accommodation or service.

Only participants with their names on the list and an ID will be allowed in the building. Space is limited.

About Down syndrome

Down syndrome is a naturally occurring chromosomal arrangement that has always been a part of the human condition, being universally present across racial, gender or socio-economic lines, and affecting approximately 1 in 800 live births, although there is considerable variation worldwide. Down syndrome usually causes varying degrees of intellectual and physical disability and associated medical issues.

About World Down Syndrome Day

World Down Syndrome Day (WDSD) was established by Down Syndrome International in 2006 and has been observed in over 60 countries worldwide to date. It is held on 21 March (21/3) to signify the uniqueness of the triplication (trisomy) of chromosome 21 which causes the genetic condition.

The aim of the day is to raise awareness and understanding about Down syndrome, and to promote the inherent rights of persons with Down syndrome to enjoy full and dignified lives and be active and valuable participants in their communities and society.

A resolution to designate 21/3 as “World Down Syndrome Day”, to be observed every year beginning in 2012, was adopted by consensus by the United Nations General Assembly in December 2011. The resolution was proposed and promoted by Brazil, and co-sponsored by 78 UN Member States. From 2012 onwards, the date will be celebrated by all 192 UN countries. To learn more about the resolution process at the UN, visit http://www.ds-int.org/news/1769.
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For further information on World Down Syndrome Day (WDSD), please visit the DSi website www.ds-int.org or the WDSD website www.worlddownsyndromeday.org.

Press Contact:

Andrew Boys – Tel: 0044 (0)20 8614 5124 Mob: 0044 (0)7810 153294 Email: contact@ds-int.org

Down Syndrome International –
Langdon Down Centre, 2A Langdon Park, Teddington, Middlesex, United Kingdom, TW11 9PS.
Website: www.ds-int.org

Editors Notes:

  • Down Syndrome International (DSi) is a UK based international charity, comprising a membership of individuals and organisations from all over the world, committed to ensuring quality of life and human rights for all people with Down syndrome. Our members include people with Down syndrome, parents, family members and friends, carers, professionals, practitioners, researchers, organisations and people who are interested in Down syndrome.
  • World Down Syndrome Day is a global awareness day observed on 21 March each year. This date (21/3) represents the 3 copies of chromosome 21, which is unique to people with Down syndrome, and people and organisations worldwide celebrate on this day in a variety of different ways.
  • Down syndrome is a life-long genetic condition from conception. All people with Down syndrome will have some degree of learning disability but many will go on to lead full and semi-independent lives.
  • There is estimated to be up to 7 million people who have Down syndrome living worldwide.

Please refer to attached Guidance Notes regarding use of terminology.

Regards

Andrew Boys

Andrew Boys
Director
Down Syndrome International

T: 020 8614 5124 F: 0845 230 0373
M: 07810 153294 SKYPE: downsyndromeinternational1
Email: andrew.boys@ds-int.org
Join us and celebrate World Down Syndrome Day on the 21st March each year.
www.ds-int.org

 

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Un solo criterio permette di valutare la qualità della civilizzazione umana: il rispetto che prodiga nei riguardi dei suoi figli più fragili. Una società che non lo comprende è destinata a scomparire.

Jérome Lejeune, pioniere della Trisomia 21

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