L’inclusione lavorativa diventa valore #vdalavora

L’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità è stata centro di un evento targato #Vdalavora e organizzato dall’assessorato Sviluppo economico, formazione e lavoro sabato 30 aprile, a Fénis.

Durante l’incontro ‘Lavoro per Tutti – quando l’inclusione diventa valore’ si è approfondito il significato di cultura dell’inclusione, cambiandone la prospettiva e considerando la diversità come un valore da coltivare giorno dopo giorno, senza improvvisazione.

Teatro dell’evento è stato l’Albergo etico Hotel Comtes de Challant di Fénis. La struttura, attraverso un progetto di accoglienza turistica accessibile, integra e fa crescere professionalmente ragazzi con diverse forme di disabilità, in un reale contesto lavorativo.

Con la partecipazione speciale de La Pina, conduttrice radiofonica di Radio Deejay, da sempre attenta alle tematiche legate all’inclusione sociale, sono intervenuti ospiti che hanno saputo valorizzare il ruolo nell’economia e nella società contemporanea di persone con disabilità: Paolo Calosso, presidente della Cooperativa Sociale Mont Fallère, Raffaella Roveyaz, presidente della Coop. Libellula, Lisanna Mancuso, amministratore unico di Sharenergy. Non sono inoltre mancate testimonianze di chi si è trovato in difficoltà e voci da altre regioni.

L’assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro, Luigi Bertschy, ha ricordato che questo quarto evento dedicato al lavoro rientra nelle azioni previste dal Piano politiche del lavoro 2021/23. Per favorire la diffusione della cultura del lavoro inclusivo è fondamentale, secondo Bertschy, “far crescere nella popolazione, nelle imprese, nelle istituzioni una maggiore consapevolezza del progetto universale di comunità”.

Quindi, ha continuato: “Riconoscere le potenzialità del lavoro come strumento di inclusione e opportunità di crescita per le aziende, in questa fase molto delicata della ripresa, è una grande occasione per valorizzare le abilità che ogni persona può esprimere in un ambiente di lavoro più agevole e accogliente in grado di influire positivamente sul miglioramento delle prestazioni e dei risultati di tutti i lavoratori”.

Un solo criterio permette di valutare la qualità della civilizzazione umana: il rispetto che prodiga nei riguardi dei suoi figli più fragili. Una società che non lo comprende è destinata a scomparire.

Jérome Lejeune, pioniere della Trisomia 21

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